Con l’obiettivo di disciplinare lo svolgimento delle sagre e delle feste popolari in Umbria, la Giunta regionale ha preadottato un apposito disegno di legge, unico nel panorama legislativo nazionale.
Tra gli obblighi rientrano anche quelli relativi all’eco-sostenibilità, quali la dotazione di contenitori per la raccolta differenziata, l’utilizzo di stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili anche in confezioni monouso o, in alternativa, realizzate in materiali biodegradabili e compostabili a norma UNI EN 13432.
Un ottimo segnale verso la riduzione dell’impatto ambientale dei numerosi eventi enogastronomici che si svolgono in Umbria nel corso dell’anno.
I prodotti monouso compostabili migliorano infatti l’efficienza del punto di ristoro di ogni manifestazione in quanto la loro adozione semplifica il sistema di raccolta del rifiuto, ne riduce i costi di trasporto e riduce la frazione plastica non-riciclabile.
Scopo generale del ddl è quello di avviare un percorso di riconoscimento normativo delle sagre autentiche e delle feste a carattere popolare, distinguendole da tutti gli eventi spuri ed estemporanei e favorirne così la loro promozione a livello locale, regionale e nazionale.
Per l’Assessore al Commercio della Regione Umbria Fabio Paparelli «potranno utilizzare il logo ‘Sagra tipica dell’Umbria’ esclusivamente quelle manifestazioni avente come finalità la valorizzazione di un territorio mediante l’utilizzo e la somministrazione di uno o più prodotti o lavorazioni di carattere enogastronomico aventi rappresentatività culturale o identitaria rispetto al territorio stesso».
«Un testo di legge – ha aggiunto l’Assessore – che oltre a puntare alla qualificazione complessiva di un settore che conta oltre seicento manifestazioni, si propone il recupero dello spirito originario del termine “sagra” e quindi la garanzia della promozione effettiva delle tipicità locali, enogastronomiche e culturali, nonché una maggiore tutela per i consumatori».
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