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Un nuovo strumento online per contrastare il commercio illegale di prodotti spacciati per applicazioni in bioplastica, biodegradabile e compostabile, ma in realtà non conformi alla normativa vigente. Si tratta dell’innovativa piattaforma creata da Assobioplastiche e dal Consorzio Biorepack (che anche Ecozema ha contribuito a costituire), presentata la scorsa settimana, a Roma, in occasione dell’assemblea generale di Assobioplastiche.

Tale piattaforma, cui si può accedere visitando il sito www.assobioplastiche.org, permette di segnalare eventuali irregolarità compilando una sezione finalizzata a raccogliere le informazioni necessarie. Al termine della compilazione, Assobioplastiche avvia una procedura di gestione della segnalazione grazie al supporto di tecnici specializzati. Verificata la sussistenza della violazione, viene attivata la fase di controllo da parte degli organi accertatori che, appurata l’anomalia, procedono con la presentazione di un esposto presso le autorità competenti.

Questo strumento all’avanguardia – commenta il Presidente di Ecozema, Antonio Munariniè molto utile non solo per aiutare le Forze dell’ordine a rintracciare i prodotti contraffatti, ma anche per responsabilizzare l’utente che, prestando ancora più attenzione al momento dell’acquisto delle applicazioni in bioplastica, potrà segnalare con un semplice click i manufatti potenzialmente illegali”.

La piattaforma – gli fa eco l’AD di Ecozema, Armido Maranaconsolida ulteriormente la preziosa collaborazione tra Assobioplastiche, Biorepack, le autorità preposte alla vigilanza e i cittadini. Una sinergica cooperazione che tutela la filiera, i consumatori e l’ambiente, favorendo l’immissione nel mercato di prodotti certificati e sicuri”.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha emanato il decreto n. 284 di approvazione dello statuto del Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabili (Biorepack).

Il documento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è suddiviso in tre titoli volti a individuare la struttura e le attività del Consorzio, gli organi del Consorzio e le relative disposizioni generali, finanziarie, transitorie e finali.

Ecozema, che insieme ad altri cinque tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche quali Novamont, Ceplast, Ibi Plast, Industria Plastica Toscana e Polycart figura tra i promotori del Consorzio, ha accolto con entusiasmo la notizia.

Biorepack è il settimo consorzio di filiera, all’interno del sistema Conai; la sopraccitata approvazione del suo statuto contribuisce a disciplinare ulteriormente un settore molto importante per la corretta gestione dei biopolimeri, dalla loro lavorazione al loro recupero, migliorando – come affermato dal presidente di Assobioplastiche, Marco Versari – “i livelli qualitativi e quantitativi della raccolta differenziata, sia nella frazione organica che per i rifiuti plastici”.

Le soluzioni in bioplastica, come i prodotti biodegradabili e compostabili Ecozema, riducono l’impatto ambientale, venendo conferite, al termine del loro impiego, nel contenitore dell’umido insieme ai residui di cibo. Avviati al processo industriale di compostaggio, sono poi trasformati in ottimo compost, risorsa indispensabile per la coltivazione dei terreni e per la rigenerazione del suolo.

“Abbiamo una filiera significativa di bioplastiche non ancora riconosciuta in Consorzio. La settimana scorsa ho approvato lo statuto del consorzio Biorepack, uno dei primi a livello europeo”. Con queste parole, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha autorizzato la nascita di Biorepack.

Biorepack è il consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, promosso da sei tra i principali produttori e trasformatori di biopolimeri: Novamont, Ceplast, Ecozema – Fabbrica Pinze Schio, Ibi plast, Industria Plastica Toscana e Polycart.

Nel novembre del 2018 anche la nostra azienda ha infatti contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa che si colloca all’interno del sistema Conai come nuovo consorzio di filiera per la gestione dei rifiuti in bioplastica, idonei a essere conferiti nella frazione organica e trasformati, attraverso il processo industriale di compostaggio, in compost o biogas.

Come sottolineato dal Presidente di Assobioplastiche Marco Versari, “si tratta di un progetto concreto di economia circolare aperto a tutti gli operatori della filiera, compresi gli utilizzatori e i compostatori, che pone ancora una volta l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo del riciclo biologico della frazione organica dei rifiuti urbani e dei materiali compostabili assimilati”. 

L’attività del consorzio consentirà alla filiera delle bioplastiche una migliore gestione dei propri imballaggi, ai cittadini di riconoscere tali materiali e conferirli correttamente nella raccolta dell’umido domestico e all’Italia di incrementare i risultati di riciclo raggiunti nel settore dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggi.

Un’ulteriore garanzia per quei prodotti come le stoviglie Ecozema che, se correttamente smaltiti, favoriscono il riutilizzo della materia riducendo sensibilmente l’impatto ambientale dell’uomo sul Pianeta.