“Dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile”. È questo il motto di Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa che anche quest’anno, da martedì 8 a venerdì 11 novembre, animerà i padiglioni del Rimini Expo Centre.
Come per ogni edizione, Ecozema sarà presente con uno stand allestito all’interno dell’area Novamont, presso il Padiglione D1 – Stand 070, nel settore dedicato alla Bioeconomia Circolare.
In tale settore saranno presenti anche tutte le aziende che, come Ecozema, sviluppano o trasformano le bioplastiche per ottenere prodotti biodegradabili e compostabili certificati, impiegati in diversi ambiti tra cui il foodservice, la gestione della frazione organica e l’agricoltura.
Allo stand di Ecozema verranno esposte le applicazioni ideate, progettate e realizzate per i momenti di ristoro: dalle posate in Mater-Bi ai piatti in polpa di cellulosa, passando per i bicchieri in Ingeo™ P.L.A. e per molte altre soluzioni.
Stoviglie pratiche e resistenti che, terminato l’utilizzo, possono essere conferite nella frazione organica, come previsto dalla norma UNI EN 13432. Avviate agli impianti industriali di compostaggio, subiranno l’attività microbica degradandosi e trasformandosi in ottimo compost per le coltivazioni e per la rigenerazione del suolo.
Ti aspettiamo, dunque, alla Fiera di Rimini, dall’8 all’11 novembre, presso lo spazio espositivo di Ecozema: Padiglione D1 – Stand 070.
Un ulteriore passo in avanti, per sottolineare il nostro impegno nel perseguire il bene comune attraverso le nostre scelte aziendali e le nostre attività. Abbiamo, infatti, aderito ad Assobenefit, la prima realtà rappresentativa delle Società Benefit in Italia, primo Paese al mondo a dotarsi, già alla fine del 2015, di una legislazione specifica dedicata a questo tipo di imprese.
L’Associazione, costituita nel dicembre del 2018, concorre all’affermazione di un nuovo modello economico di sviluppo sostenibile. Le società che vi aderiscono sono, dunque, accomunate dalla volontà di continuare a promuovere, attraverso azioni concrete e tangibili, la sostenibilità nella sua triplice declinazione ambientale, economica e sociale.
Il compito di Assobenefit è proprio quello di sostenere le Società Benefit e di favorirne la crescita, fornendo strumenti operativi che facilitino il raggiungimento degli obiettivi sostenibili.
“Aderendo ad Assobenefeit – afferma il Presidente di Ecozema, Antonio Munarini – condividiamo con altre realtà valori, esperienze e buone pratiche, incoraggiando lo sviluppo di un modello imprenditoriale sostenibile fondato sulla responsabilità e sulla trasparenza”.
“Ponendo al centro le persone, le relazioni e il rispetto per l’ambiente – aggiunge l’AD di Ecozema, Armido Marana –, il nostro storico modus operandi si sposa perfettamente con le attività promosse da Assobenefit e con le imprese che vi aderiscono, per concretizzare finalmente la tanto auspicata transizione in un’ottica di ecologia integrale.”
Un nuovo strumento online per contrastare il commercio illegale di prodotti spacciati per applicazioni in bioplastica, biodegradabile e compostabile, ma in realtà non conformi alla normativa vigente. Si tratta dell’innovativa piattaforma creata da Assobioplastiche e dal Consorzio Biorepack (che anche Ecozema ha contribuito a costituire), presentata la scorsa settimana, a Roma, in occasione dell’assemblea generale di Assobioplastiche.
Tale piattaforma, cui si può accedere visitando il sitowww.assobioplastiche.org, permette di segnalare eventuali irregolarità compilando una sezione finalizzata a raccogliere le informazioni necessarie. Al termine della compilazione, Assobioplastiche avvia una procedura di gestione della segnalazione grazie al supporto di tecnici specializzati. Verificata la sussistenza della violazione, viene attivata la fase di controllo da parte degli organi accertatori che, appurata l’anomalia, procedono con la presentazione di un esposto presso le autorità competenti.
“Questo strumento all’avanguardia – commenta il Presidente di Ecozema, Antonio Munarini – è molto utile non solo per aiutare le Forze dell’ordine a rintracciare i prodotti contraffatti, ma anche per responsabilizzare l’utente che, prestando ancora più attenzione al momento dell’acquisto delle applicazioni in bioplastica, potrà segnalare con un semplice click i manufatti potenzialmente illegali”.
“La piattaforma – gli fa eco l’AD di Ecozema, Armido Marana – consolida ulteriormente la preziosa collaborazione tra Assobioplastiche, Biorepack, le autorità preposte alla vigilanza e i cittadini. Una sinergica cooperazione che tutela la filiera, i consumatori e l’ambiente, favorendo l’immissione nel mercato di prodotti certificati e sicuri”.
Torna, anche quest’anno, l’attesissima edizione 2021 di WoW – Wheels on Waves: il progetto ideato e promosso dall’Associazione “Lo Spirito di Stella” ONLUS che, dal 2017, permette a persone di culture e abilità diverse di vivere l’esperienza unica e indimenticabile dell’uscita in mare in barca a vela. La missione del progetto è dimostrare che le barriere architettoniche si possono abbattere, lanciando l’appello di rispettare i valori sanciti dalla Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità.
L’imbarcazione sarà, come sempre, il mitico catamarano Lo Spirito di Stella che, dopo la sosta invernale, è nuovamente pronto a mollare gli ormeggi da Venezia per poi attraccare in otto diversi porti, toccati per 34 giornate di uscite riservate ad associazioni e famiglie: Rimini, La Spezia, Genova, Cagliari, Gaeta, Palermo, fino all’appuntamento finale di Brindisi dal 15 al 17 ottobre.
L’obiettivo di Wow 2021, che verrà ulteriormente illustrato nella Conferenza Stampa di martedì 1° giugno alle ore 11:00, è dimostrare, concretamente, come la disabilità non debba essere correlata all’idea di reclusione, ma che invece possa essere un’opportunità di vita. Ogni giornata sarà un concentrato di esperienze, emozioni e testimonianze e diventerà un simbolo di inclusione e di aggregazione.
Non ci resta che augurare buon viaggio ad Andrea e a tutto l’equipaggio!
Si è da poco conclusa l’International Compost Awareness Week, la settimana dedicata alla consapevolezza e alla promozione del compost quale risorsa imprescindibile per la tutela del suolo e per il contrasto al processo di desertificazione che sta interessando, sempre più diffusamente, il nostro pianeta.
Il compost, o ammendante compostato, è un fertilizzante organico ottenuto dal trattamento dei rifiuti organici raccolti separatamente. Tale trattamento è frutto del compostaggio che, avvenendo in condizioni aerobiche controllate, decompone tramite microrganismi la sostanza organica e permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione.
Ma che cosa caratterizza il compostaggio e il compost, rendendoli così importanti per la salute del pianeta?
Ecco 6 punti che ne evidenziano le peculiarità:
1. il compostaggio contribuisce allo sviluppo dell’economia circolare, poiché consente di recuperare i rifiuti organici e i prodotti compostabili – come le soluzioni Ecozema per il foodservice – che, terminato il loro impiego, vengono smaltiti e trasformati in compost: dalla terra alla terra;
2. la produzione di compost, da utilizzare nella coltivazione del terreno, stimola la crescita dei microbi e assorbe il carbonio presente nel suolo, riducendo le emissioni di CO2;
3. aumentando la sostanza organica nel suolo, il compost incrementa la fertilità del terreno rendendolo più produttivo e facile da coltivare;
4. grazie a un elevato contenuto organico, il compost può assorbire fino a quattro volte il suo peso in acqua e può così sostituire, nelle zone umide, il materiale organico essenziale;
5. una corretta raccolta della frazione organica consente al rifiuto di trasformarsi in risorsa, favorendo la rigenerazione dei territori;
6. l’attività di compostaggio stimola la creazione di nuove opportunità lavorative nel settore dei rifiuti, in particolar modo nelle aree rurali dove il compost è un elemento notevolmente utile per l’agricoltura e per la salvaguardia del suolo.
Proprio nella salvaguardia del suolo è impegnata Re Soil Foundation, fondazione promossa dall’Università di Bologna, da Coldiretti, da Novamont e dal Politecnico di Torino, con l’obiettivo di dare impulso a un reale cambiamento a partire dalla tutela del terreno e dal concetto chiave di rigenerazione territoriale.
“Il suolo – come sottolinea la Fondazione – è sotto i nostri piedi, ma non pensiamo mai al suo valore. Lo calpestiamo, lo maltrattiamo, ma un suolo sano e fertile è vita. È ora di prendercene cura e ognuno di noi può e deve fare la differenza”.
In vista delle elezioni che conferiranno la carica di Presidente di Confindustria Vicenza dal 2021 al 2024, spicca tra i quattro candidati il nome di Laura Dalla Vecchia: imprenditrice scledense, Presidente e AD di Polidoro SpA, azienda eccellenza vicentina a livello mondiale.
Determinazione, dedizione, impegno e visione sono i valori cui Laura Dalla Vecchia si ispira e sui quali ha modellato il suo programma affinché Confindustria Vicenza sia un partner strategico per gli imprenditori di oggi, faro per i giovani imprenditori e modello per gli imprenditori che verranno.
La sostenibilità nella triplice declinazione sociale, economica e ambientale del termine, è uno dei punti chiave del programma (visionabile qui) portando al coinvolgimento di Armido Marana, che di questo valore ne ha fatto la propria mission personale e professionale: “Con entusiasmo – dichiara Marana – ho accettato la richiesta di Laura Dalla Vecchia di far parte della sua squadra. Mi ha chiesto di condividere le esperienze maturate negli ultimi 20 anni che mi hanno visto percorrere le strade della Sostenibilità e dell’Economia Circolare. In Ecozema Srl società benefit abbiamo cambiato il core business abbracciando la sostenibilità 10 anni prima che fosse pubblicata l’agenda ONU 2030 con i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile. In questo percorso siamo cresciuti e abbiamo contribuito a far crescere le aziende del network di cui facciamo parte. Abbiamo capito che solo condividendo le risorse si raggiungono obiettivi ambiziosi. Sarò felice di contribuire alla crescita del nostro territorio.”
Gli obiettivi indicati nel programma poggiano sulla solidità di un team che – sottolinea Laura Dalla Vecchia – “è composto da persone diverse tra loro, con forti esperienze nei loro settori e con risultati effettivi ottenuti con le loro aziende. Persone che – come me – hanno saputo trasformare le loro aziende, gestire operazioni straordinarie, continuando ad investire senza abbandonare il territorio e continuando a produrre lavoro e ricchezza. Persone che hanno deciso di mettersi a servizio dei nostri associati in un momento di profonda trasformazione caratterizzato dalla Pandemia.”
Un’importante novità inaugura il nostro 2021! Fabbrica Pinze Schio Srl, la Ragione Sociale che ci ha accompagnato lungo oltre cent’anni di storia, ricordando la nostra attività iniziale volta alla produzione di mollette in legno per l’industria della concia, cambia e diventa Ecozema Srl società benefit.
Una significativa rivoluzione dettata dalla volontà di meglio identificare quell’attività di studio, di sviluppo e di lavorazione dei materiali bioplastici che il brand Ecozema racchiude e nel segno del quale, da 15 anni, realizziamo e promuoviamo i nostri prodotti biodegradabili e compostabili certificati.
“Nel 2000 – afferma il nostro Presidente Antonio Munarini – abbiamo iniziato a studiare e a realizzare prodotti in bioplastica biodegradabile e compostabile, e così abbiamo avviato la gamma di prodotti a brand Ecozema. Manufatti che, per loro natura, rispecchiano i principi dell’economia circolare: il materiale che viene lavorato per l’ottenimento delle nostre stoviglie è infatti ricavato da fonti rinnovabili di origine vegetale, consentendoci di riconsegnare alla terra quanto preso “in prestito” per la loro realizzazione mediante quel processo industriale di compostaggio cui i nostri prodotti sono avviati al termine del loro utilizzo”.
In questi anni abbiamo cambiato pelle, prestando ancora più attenzione a ciò che ci circonda. Siamo così diventati, in anticipo rispetto ai tempi, un’azienda “sostenibile”, guidata da quei valori che, dopo oltre un secolo, continuano a fungere da bussola per il raggiungimento di nuovi obiettivi, nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
“Nella nostra attività di impresa – così il nostro AD Armido Marana– oltre che alla sostenibilità ambientale, prestiamo particolare attenzione alla sostenibilità sociale: la nostra azienda è da sempre particolarmente sensibile a un oculato bilanciamento tra l’interesse imprenditoriale e l’interesse della comunità, assicurando, mediante un’attività responsabile e trasparente, il rispetto non solo degli stakeholder ma di tutte le persone che entrano direttamente o indirettamente in contatto con la nostra realtà”.
Il perfetto connubio tra tradizione e innovazione ha dunque portato a questo importante aggiornamento che, oltre a citare espressamente il marchio con il quale il mercato ci riconosce, presenta il chiaro riferimento al carattere benefit della nostra azienda. Tale elemento aggiunge, ai canonici obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società civile e sulla biosfera, rappresentando un ulteriore tassello del percorso di sostenibilità che da anni abbiamo intrapreso. Un percorso che, mediante l’impiego dei nostri prodotti in bioplastica conferibili nella frazione organica, contribuisce alla sensibile riduzione dell’impatto ambientale dell’uomo sul pianeta.
La trasformazione suindicata ha avuto effetto dal 20/01/2021 e riguarda esclusivamente la ragione sociale, mentre nessun altro riferimento aziendale viene modificato.
Charles Darwin diceva: “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti” e ancora una volta noi di Ecozema srl società benefit abbiamo dimostrato, negli oltre cento anni della nostra storia, di saperci adeguare a tali cambiamenti.
Mentre le società tradizionali esistono con l’unico scopo di distribuire dividendi agli azionisti, le Società Benefit sono espressione di un paradigma più evoluto: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera.
La Società Benefit, nell’esercizio dell’attività d’impresa, mira volontariamente, oltre al suddetto scopo di lucro, anche a una o più finalità di beneficio comune, inteso come il perseguimento di uno o più effetti positivi su persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interessi. Responsabilità, sostenibilità e trasparenza, unite alla ricerca di equilibrio tra l’interesse dei soci e l’interesse della collettività, sono i principali elementi che caratterizzano le Società Benefit, rendendole più adeguate alle sfide e alle opportunità dei mercati del XXI secolo.
Per maggiori informazioni sulle Società Benefit, clicca qui.
Dal 7 al 21 febbraio 2021, la Fondazione Cortina 2021 organizza i Campionati del Mondo di Sci Alpino che si terranno a Cortina d’Ampezzo.
14 giorni di evento durante i quali le campionesse e i campioni di sci – oltre 600 atleti provenienti da 70 nazioni – si contenderanno i 13 titoli iridati di discesa, super G, gigante, slalom, combinata alpina e, per la prima volta, di parallelo individuale.
La manifestazione, di portata globale, coinvolgerà oltre 500 milioni di persone collegate in diretta televisiva da tutto il mondo, cui va a sommarsi la popolazione digitale attraverso i nuovi Media.
A guidare Cortina 2021 ci saranno anche due driver di crescita, volti a orientare i progetti e le attività della Fondazione: innovazione e sostenibilità ambientale. Gli organizzatori hanno infatti dedicato un’attenzione particolare al tema dell’ambiente.
Ed è proprio in questo contesto che si inserisce la Technical Partnership di Ecozema, grazie alla quale, durante i Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021, verranno utilizzati i nostri prodotti: stoviglie biodegradabili e compostabili Ecozema messe a disposizione nei vari punti di ristoro, al fine di minimizzare l’impatto ambientale dell’evento.
Al termine del loro impiego, dunque, i piatti, i bicchieri e le posate Ecozema potranno, anche in questo caso, essere conferiti nella frazione organica; e, avviati agli impianti industriali di compostaggio, potranno essere trasformati in fertile compost per la coltivazione dei terreni.
Un circolo virtuoso che potrà nuovamente concretizzarsi, contribuendo a salvaguardare le meravigliose Dolomiti Ampezzane.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha emanato il decreto n. 284 di approvazione dello statuto del Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabili (Biorepack).
Il documento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è suddiviso in tre titoli volti a individuare la struttura e le attività del Consorzio, gli organi del Consorzio e le relative disposizioni generali, finanziarie, transitorie e finali.
Ecozema, che insieme ad altri cinque tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche quali Novamont, Ceplast, Ibi Plast, Industria Plastica Toscana e Polycart figura tra i promotori del Consorzio, ha accolto con entusiasmo la notizia.
Biorepack è il settimo consorzio di filiera, all’interno del sistema Conai; la sopraccitata approvazione del suo statuto contribuisce a disciplinare ulteriormente un settore molto importante per la corretta gestione dei biopolimeri, dalla loro lavorazione al loro recupero, migliorando – come affermato dal presidente di Assobioplastiche, Marco Versari – “i livelli qualitativi e quantitativi della raccolta differenziata, sia nella frazione organica che per i rifiuti plastici”.
Le soluzioni in bioplastica, come i prodotti biodegradabili e compostabili Ecozema, riducono l’impatto ambientale, venendo conferite, al termine del loro impiego, nel contenitore dell’umido insieme ai residui di cibo. Avviati al processo industriale di compostaggio, sono poi trasformati in ottimo compost, risorsa indispensabile per la coltivazione dei terreni e per la rigenerazione del suolo.
Un’importante notizia che il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, accoglie definendola “un altro passo in avanti contro la plastica usa e getta e i rifiuti che soffocano il nostro mare” e che chiarisce la posizione dei prodotti monouso in bioplastica.
Mercoledì scorso, infatti, il Senato ha approvato il DDL delegazione europea che vieta la vendita di bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie, piatti e posate usa e getta in plastica, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, aggiungendo a questa lista anche i bicchieri in plastica, per i quali la Direttiva non prevede limiti.
Allo stesso tempo, la misura approvata in Senato, in attesa della successiva approvazione da parte della Camera dei Deputati, prevede che tutti i prodotti monouso oggetto del bando europeo possano essere realizzati in bioplastica, quindi con la lavorazione di materiali biodegradabili e compostabili, valorizzando così la leadership italiana nell’ambito della filiera della chimica verde.
Infatti, i prodotti in bioplastica, se correttamente conferiti nella frazione organica, possono essere avviati agli impianti industriali di compostaggio e, terminato il processo di trasformazione, diventare fertile compost per la coltivazione dei terreni.