Votando sì a questa proposta, l’Europa riconosce ai Paesi membri la possibilità di scegliere il mezzo a loro più congeniale per raggiungere gli obiettivi di riduzione (50% della quantità consumata nel 2010 entro tre anni e 80% entro cinque anni).
Per evitare distorsioni e aggiramenti della direttiva è previsto che i sacchi riutilizzabili non possano costare meno dei sacchi usa e getta. (altro…)
Lo studio è stato eseguito secondo la norma ISO 14040 e 14044 ed è stato revisionato e verificato da quattro istituti indipendenti quali DEKRA Consulting , Oeko-Institut , Witzenhausen-Institut e il Politecnico di Zurigo (ETH).
L’analisi ha messo a confronto sacchetti di quattro tipologie differenti: in carta, in plastica tradizionale (polietilene PE), in polietilene con il 25% di materiale riciclato e in bioplastica (PBAT/PLA). (altro…)
[videobox id=”RZE8DEbJzGA” w=”640″ h=”360″]
Comunicato Assobioplastiche 30.01.2012
Assobioplastiche esprime soddisfazione per il decreto legge n. 2 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 gennaio 2012 (rubricato “Disposizioni in materia di commercializzazione di sacchi per l’asporto merci nel rispetto dell’ambiente”), il cui art. 2 non lascia alcun dubbio sul fatto che gli unici sacchetti commercializzabili in Italia siano quelli compostabili conformi alla norma tecnica UNI EN 13432:2002. Non è vero, dunque, quanto affermato da alcuni, ossia che con tale decreto legge si è semplicemente demandata la scelta sull’obbligatorietà della norma tecnica 13432 ad un successivo decreto interministeriale: è proprio il secondo periodo dell’art. 2 del decreto legge ad aver previsto espressamente che con il successivo decreto ministeriale potranno essere individuate solo “eventuali ulteriori caratteristiche tecniche dei sacchi di cui al precedente periodo ai fini della loro commercializzazione”, con ciò intendendo che gli unici sacchi commercializzabili siano, per l’appunto, sin da subito quelli di cui al primo periodo dell’articolo 2, ossia gli shopper conformi alla norma 13432.
Non solo. Nel terzo periodo dell’art. 2 del decreto legge, si legge, poi, che sarà eventualmente possibile commercializzare “sacchi per l’asporto diversi da quelli di cui al primo periodo” alle condizioni stabilite con successivo decreto interministeriale, con ciò ovviamente confermando che, in assenza di tale decreto interministeriale, attualmente gli unici sacchi commercializzabili siano quelli conformi alla norma 13432.
Da ultimo, giova evidenziare che al quarto periodo dell’articolo 2 del recente decreto legge si stabiliscono pesanti sanzioni economiche per la “commercializzazione di sacchi non conformi al presente comma”. Essendo l’unico riferimento tecnico contenuto nell’articolo 2 proprio quello alla UNI EN 13432:2002, si deve ritenere che tali sanzioni operino per la commercializzazione di tutti i sacchi non conformi a tale norma tecnica.
Assobioplastiche, dunque, plaude all’operato del Governo, che ha reso un contributo preziosissimo in un settore strategico dell’economia del Paese.
Assobioplastiche, sentiti i propri Associati, coglie l’occasione per riaffermare ancora una volta che tutti i produttori di bioplastiche biodegradabili e compostabili sono pronti a rispondere alla domanda di mercato e che non esiste alcuna indisponibilità di materia prima.
Per info: www.assobioplastiche.org
Eataly, il più grande mercato enogastronomico del mondo, mette al bando i tradizionali shopper in plastica e adotta sacchetti in Mater-Bi e stoviglie Ecozema monouso biodegradabili e compostabili. Mater-Bi® è la famiglia di bioplastiche sviluppate e commercializzate da Novamont, biodegradabile e compostabile naturalmente in conformità con le norme europee UNI EN 13432 e UNI EN 14995. Il Mater-Bi garantisce resistenza e tenuta del tutto simili alle plastiche tradizionali, ma “si biodegrada in compostaggio” in appena poche settimane. Una soluzione concreta alla domanda di prodotti di largo consumo a basso impatto ambientale che nasce da risorse rinnovabili di origine agricola, diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti. I sacchetti saranno realizzati con il Mater-Bi di Seconda Generazione, risultato delle evoluzioni della bioraffineria Novamont di Terni, con un miglioramento del polimero in termini di contenuto di materia prima rinnovabile ottenuto grazie allo sfruttamento di materie prime non alimentari e conseguente diminuzione dell’impatto ambientale. I nuovi sacchetti potranno essere riutilizzati per la raccolta differenziata, diventeranno così il
mezzo ideale per promuovere una raccolta di qualità del rifiuto organico, aiutando anche il riciclo di qualità delle altre filiere.
Eataly utilizzerà inoltre stoviglie monouso biodegradabili in Mater-Bi®, che potranno essere raccolte separatamente ed avviate all’impianto di compostaggio. Le stoviglie monouso in Mater-Bi® godono, infatti, della certificazione “OK Compost” che garantisce, in base alla norma europea EN13432, la trasformazione del prodotto in compost, nell’arco temporale di 90 giorni, se correttamente smaltito in un impianto industriale. “Questo accordo con Eataly è un importante segnale per lo sviluppo di una cultura orientata sulla
sostenibilità economica ed ambientale e la minimizzazione dei rifiuti. Gli shopper, assieme alle borse riutilizzabili, oltre ad essere un servizio per l’utente, costituiscono uno dei prodotti con il maggiore rischio di dispersione nell’ambiente – ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Novamont, Catia Bastioli – L’adozione di sacchi biodegradabili in Mater-Bi® è in grado di minimizzare l’impatto ambientale e favorire il loro riutilizzo per la raccolta differenziata della frazione organica, migliorando la qualità del compost. Il cittadino inoltre impara a dare valore allo shopper e sviluppa una maggiore sensibilità nei confronti della salvaguardia ambientale”. “Crediamo fermamente nell’importanza della difesa dell’ambiente – afferma Oscar Farinetti, Presidente di Eataly – e abbiamo scelto Novamont, azienda leader nel settore delle bioplastiche, come partner in questa battaglia. Siamo convinti che per risolvere i problemi urgenti di inquinamento ambientale si debbano sviluppare soluzioni e prodotti come gli shopper di seconda generazione e le stoviglie monouso in Mater-Bi®.